Sbattei contro una colonna, trattenendo un gemito dal dolore. Scossi il capo avvicinandomi furiosa. Saltai, tenendomi con le mani su una trave in alto, spingendolo con un calcio contro il muro.
Feci un balzo felino proprio davanti a lui, tirandogli un pugno sotto il mento: era vicino al muro, non c'erano problemi. Hai ancora voglia di giocare?
Oooh ma stai zitto... dissi prima di ricevere il pugno sopra il viso: un rivolo di sangue uscii dal mio labbro. Mi ricordai che non era un vampiro, perciò non mi preoccupai.
Mi afferrò prima di afferrare le mie labbra violentemente: lo sapevo, lo avevo fatto vacillare. Ma la mia testa in quel momento non ragionava. Lo sbattei forte contro il muro, ricambiando a mia volta il suo bacio.