Pub Demoniaco

Mi risvegliai con un forte dolore alla testa..qualcuno mi aveva aggredito..ma ricordavo poco

Erano chissà quanti giorni che ero qui, forse anche mesi.
Ogni mattina un demone entrava e mi drogava impedendomi di usare i miei poteri fisici per scappare.
Ed ogni sera la stessa procedura.
Talvolta mi torturavano provocandomi dolore ferite.

continua da soggiorno/cucina - casa di Spike



conoscevo molto bene quel locale. spesso ci incontravo degli informatori.
per una volta lascia parlare me e nascondi quella spada
dissi ad Angel entrando
salutai il barista, scambiai due parole giusto per non destare sospetti.
Alfen ci aspetta nel retro..
Alfen era uno dei demoni che spesso mi passava notizie in cambio di soldi. non destò sospetti quella frase e il barista ci fece passare.
il retro del locale era immenso, c'erano stanze piene di demoni ovunque
ora dobbiamo solo trovarlo..
dissi aprendo una delle porte. mi ritrovai davanti ad un tavolo da gioco. ci avevo passato delle serate.. i vizi non si perdono
subito mi chiesero di unirmi
scusate.. la prossima volta. stasera si lavora..
richiusi la porta e provai con un altra

Sentì dei rumori al piano di sopra, ma non potei fare nulla.
Ero ancora sotto gli effetti dell'ultima dose di droga e delle ultime frustate al petto.

scendemmo le scale e mi ritrovai davanti un unica porta. amavo le scelte singole.
come la aprì la porta vidi Lindsey incatenato alla parete. i suoi vestiti erano strappati, era evidentemente stato catturato
corsi verso di lui
hey.. Lindsey mi senti?
lo scossi un poco

Aprì gli occhi e con lo sguardo cercai di fargli capire che ero lucido anche se sotto effetti di droghe e torture.

nonostante fosse messo veramente molto male sembrava abbastanza coscente.
ok ora cerco di liberarti..
fortunatamente era stato rinchiuso nel magazino del pub e sugli scaffali di un vecchio armadio che ormai cadeva a pezzi trovai delle pinze.. non era il massimo ma mi avrebbero aiutato a forzare la chiusura delle catene.
tornai accanto a Lindsey e feci forza all'altezza del suo polso, liberando il primo braccio.
lo sorressi per paura che cadesse a terra
Angel gradirei una mano..